28 febbraio

Dall’età dell’oro delle canzoni francesi alla nascita del cantautorato italiano. L’influenza che ebbe il repertorio della chanson sulla creatività musicale italiana, e viceversa. Le storiacce da strada di Aristide Bruant, le provocazioni poetiche di Serge Gainsbourg, i testi disperati di Édith Piaf e Leo Ferré, l’ironia di Boris Vian e Georges Brassens, le strofe strappacuore di Charles Trenet e Georges Moustaki, fino agli esordi della scuola ligure di Paoli, Tenco, Lauzi e De André.

Una narrazione bilingue tra ironia e poesia, a opera dell’attore Cesare Capitani e dello chansonnier Giangilberto Monti, nel desiderio di offrire frammenti di inarrivabile poetica, in una carrellata appassionata e divertita. Una spettacolazione ispirata a quella Francia che per quasi un secolo, dalla Belle Époque in poi, ha intrecciato musica, poesia, teatro, jazz, cinema e impegno civile, in quel sottile fil rouge che legò indissolubilmente la cultura d’oltralpe al migliore cantautorato italiano.

Una coppia di artisti di parola e di musiche fuori dal coro, nello spirito della performance e della canzone d’autore, quella che racconta le sue radici e vuole da sempre il pane e le rose: il sogno di ogni generazione.

 

Cast

con Cesare Capitani, voce e chitarra di Giangilberto Monti e con la partecipazione straordinaria di Davide Zilli al pianoforte

 

Durata spettacolo: 90 minuti + eventuale bis

Calendario spettacoli

20:00:00

Regolamento accesso sala:  per ragioni artistiche non è consentito l’accesso in platea a spettacolo iniziato.