La sceneggiatura di Divine, scritta da Danio Manfredini è liberamente ispirata al romanzo di Jean Genet “Notre-Dame-des-Fleurs” (1943).
Scritto a Parigi durante il periodo di detenzione di Genet, il libro argomenta una storia di bordaglia in una Montmartre abietta, pullulante di vicoli equivoci, di sporche soffitte in cui clienti e travestiti si amano e si torturano. In una commistione fra fittizio e reale, condividendo l’identica sorte del suo creatore, il narratore, dalla sua cella, racconta le vicende dei protagonisti: Divine, Minion, Gorgui e Notre-Dame-des-Fleurs.
Dalla complessità narrativa di Genet, Danio Manfredini, estrae soltanto il ramo che focalizza l’attenzione sulla vita di Divine.
Da ragazzino, quando ancora rispondeva al nome di Louis Culafroy, Divine scappa di casa per raggiungere Parigi e condurre qui la vita che desiderava, da travestito. Nella soffitta sul cimitero di Montmartre la sua storia personale verrà segnata irreversibilmente dagli incontri con il ladro Mignon e quello con lo spietato e splendido assassino Notre-Dame-des-Fleurs.
Con l’idea di convertire inchiostro e carta in luce e pellicola, questo canovaccio di sceneggiatura alla fine divenne parte integrante dello spettacolo teatrale Cinema Cielo (2003) vincitore del Premio Ubu per la miglior regia.
La lettura scenica concepita come uno Storyboard è accompagnata dalle immagini e dai disegni dello stesso Danio Manfredini.
Cast
di e con Danio Manfredini, liberamente ispirato al romanzo di Jean Genet Notre-Dame-des-Fleurs
Durata spettacolo: 60 minuti