Josep Maria Mirò in arrivo per la prima volta a Milano con il testo che continua ad accumulare premi in tutto il mondo e con la lettura a sette voci che dall’Italia, Spagna e America Latina, non smette di emozionare il pubblico. Affermato e acclamato sul panorama globale, il testo, annovera fra i riconoscimenti principali:
- Miglior testo a Els Premis de la Crítica 2023
- Premio Nacional de Literatura Dramática 2022
- Premi Born de Teatre 2020, unico drammaturgo premiato tre volte (2020 per El cuerpo más bonito que se habrá encontrado nunca en este lugar; 2011 per El principio de Arquímedes; 2003 per La mujer que perdía todos los aviones)
Un villaggio all’interno della Catalogna, un corpo straziato in mezzo ad un campo, i segreti inconfessabili di un’umanità ferita dove i confini tra vittima e carnefice sono sfumati e ambigui come l’inconfondibile scrittura teatrale di Josep Maria Miró. Dopo l’anteprima mondiale al Teatro di Rifredi di Firenze, Maddalena Crippa, attrice dal prestigioso curriculum ma, soprattutto, dicitrice di assoluta profondità, capace di padroneggiare una vasta gamma di registri vocali ed interpretativi, dà voce a tutti e cinque i personaggi principali (Albert, il ragazzo più bello del circondario, Antònia, sua madre, Júlia, la direttrice del Liceo, Ricard, un rozzo falegname, e il trans Eliseu) più due personaggi secondari (un compaesano e un contadino); attraverso di loro viene delineata la tragica morte di Albert, ragazzo all’ultimo anno del liceo, evento che sembra avere un collegamento spirituale con la tormentata vita del padre, Ramis. In questo testo espressamente concepito da Miró “per unico attore o attrice, indipendentemente dal genere, dall’età e dal fisico”, l’autore affronta i temi che gli sono cari: l’ipocrisia sociale, le responsabilità individuali, le paure collettive, il senso di colpa e la sua rimozione, l’ambiguità della verità, l’infanzia violata ed altro ancora; ma lo fa con una forza nuova, una passione quasi messianica, e con un’abilità strutturale talmente raffinata da fargli guadagnare (per la terza volta nella sua carriera) il Premio Born 2020. Questo premio è uno dei massimi riconoscimenti alla drammaturgia del teatro spagnolo, che fin dal 1970 viene attribuito dalla qualificata giuria del Circolo Artistico della Cittadella di Minorca. I giurati del premio attribuiscono la vittoria al miglior testo senza conoscerne l’autore e, negli anni, hanno premiato alcune delle voci più rappresentative della drammaturgia spagnola come Sergi Belbel, Juan Mayorga e Lluïsa Cunillé.
Angelo Savelli, regia, prosegue nella sua opera di promozione della nuova drammaturgia internazionale, attività per la quale nel 2019 l’allora Centro di produzione Pupi e Fresedde – Teatro di Rifredi ha ricevuto il Premio Speciale della Giuria Ubu.
Cast
di Josep Maria Mirò, con Maddalena Crippa, regia e traduzione di Angelo Savelli, produzione Teatro della Toscana
VIENI A CONOSCERE L’AUTORE
Approfittando della presenza del drammaturgo a Milano, il Teatro Gerolamo dà la possibilità a tutti gli spettatori di conoscere Josep Maria Mirò, con lui presenti per l’occasione il traduttore della versione italiana nonché regista della lettura scenica, già premio Ubu, Angelo Savelli e l’intera compagnia.
Incontro con l’autore ad ingresso libero: sabato 06 maggio alle ore 17:30 presso le sale polivalenti del foyer del terzo piano del Teatro Gerolamo
Un ringraziamento speciale