Marilyn continua a sorriderci, malinconica e sensuale, da una delle infinite immagini che la ritraggono e che ritroviamo ancora sulle magliette, nei calendari, sulle copertine dei diari. E da quelle immagini che la imprigionano in un tempo che non passa, la sua figura sembra emanare luce, cattura la nostra attenzione, ci proibisce di restarle indifferenti.
Chiunque abbia voglia di avvicinarsi però, di grattare la superficie di uno di quei poster, di guardare quel che si nasconde dietro all’immagine abbagliante del suo mito, difficilmente crede a quel che si trova davanti. A dispetto dei personaggi leggeri e divertenti che interpretava nelle commedie hollywoodiane, le sue parole, le sue poesie, le testimonianze delle persone che la circondavano rivelano una personalità tormentata e complessa, immersa nella solitudine e nella depressione.
La favola della piccola orfana stracciona che si trasforma nella più grande icona del ventesimo secolo riesce solo a metà quindi. Lontana dalla luci della ribalta la vita di Marilyn si trascinava nel buio. Solo la sua morte tragica e misteriosa metterà fine alla disperazione e all’impossibile tentativo di liberarsi di sé stessa:
“Hollywood è un posto dove ti pagano mille dollari per un bacio
e cinquanta centesimi per la tua anima.
Quando arrivai qui, affittai una stanza e mi dissi: così finisce la mia storia come Norma Jean.
Ma quella bambina triste, amareggiata,
cresciuta troppo in fretta non è mai uscita dal mio cuore.
Anche ora nel pieno del successo,
sento ancora i suoi occhi spaventati che guardano attraverso i miei.
E continua a ripetere :
‘non sono mai vissuta, non sono mai stata amata’.
Spesso mi confondo e penso di essere io a dirlo.”
Cinzia Spanò
Cast
Reading Concert
a cura
di Cinzia Spanò
con musiche originali di
Roberta Di Mario
Durata spettacolo: 60 minuti senza intervallo
Calendario spettacoli
Regolamento accesso sala: per ragioni artistiche non è consentito l’accesso in platea a spettacolo iniziato.