“La prima volta che ho indossato la maglia del Livorno mi sono sentito nudo perché la mia pelle era amaranto”.
Il calciatore e l’uomo, il capitano e il sognatore, la forza e la poesia. 171 centimetri, 71 chili, il 41 di scarpe. Una famiglia di marinai, un nonno anarchico e l’altro repubblicano costretto all’esilio.
Armando Picchi portò nell’Inter di Herrera e Moratti tutto lo spirito ribelle e combattivo ereditato dalla sua terra e dalla sua famiglia. Quello spirito fece il cemento fortissimo di una squadra italiana che vinse tutto al mondo, vanto della Milano Capitale emergente della società industriale.
Lo spettacolo Picchi è uno dei ritratti di personaggi celebri livornesi che abbiamo scelto per raccontare lo spirito di Livorno. Attraverso una narrazione comica e intensa viene ricostruito il percorso umano e professionale del calciatore Armando Picchi. Un simbolo di serietà, fedeltà e sacrificio. Un allenatore in campo, un punto di riferimento per la squadra nello spogliatoio, un uomo forte pronto al sacrificio: un capitano. Un ritratto che passa dalle prime partite sul mare di Livorno alla indimenticabile finale di Coppa Campioni a Vienna del ‘64, dal boom economico alla rivoluzione sessuale del ’68, dal tenero incontro con l’amore alla drammatica vicenda personale che lo condusse alla morte. Sullo sfondo l’Italia che cambia. La TV, usi e costumi, e il calcio che da semplice e romantico sport collettivo si trasforma in un feroce business e in un simbolo sempre più significativo dell’evoluzione sociale e culturale della società odierna. Sullo sfondo Livorno con le sue brezze calde, con le sue ferite, le sue debolezze e le sue appassionate voci.
Cast
di Alessandro Brucioni / Michele Crestacci
con Michele Crestacci
regia Alessandro Brucioni
musiche Alessandro Brucioni
Durata spettacolo: 60 minuti senza intervallo
Calendario spettacoli
Regolamento accesso sala: per ragioni artistiche non è consentito l’accesso in platea a spettacolo iniziato.