3 dicembre

Gli strumenti hanno un’anima e il pianoforte originale che il maestro Giovanni D’Anzi ha suonato sino agli ultimi giorni della sua vita è sul palco del Teatro
Gerolamo.

Domenica 5 novembre, alle 16.00, nella giornata che conclude il lungo ponte, osiamo rilanciare lo spettacolo con il quale abbiamo aperto con successo la stagione e che mescola il recupero delle radici meneghine alle visioni di una metropoli in perenne cambiamento.

Scritto da Piero Colaprico, che sarà in scena con Gigi Marson, a lungo pianista di Enzo Jannacci, con la cantante Sarah Stride, con un vero oste, Angelo Bissolotti, e il milanese perfetto di Domitilla Colombo, per la regia e l’allestimento di Maria Roccatagliata e le luci di Massimo Canepa.

Lo spettacolo si fonda sulle scelte di vita di un eccezionale artista, che comprese la bellezza e le pene di un grande amore perduto, eppure – come molti grandi amori – mai perso davvero. D’Anzi, come si sa, o si dovrebbe sapere, è l’autore di Madonina, l’inno nazionale di Milano. E di Non dimenticar le mie parole, di Nostalgia de Milan, di La Gagarella del Biffi Scala, di Ma l’amore no e di tante altre canzoni che hanno messo d’accordo l’osteria e il cabaret, il teatro e i festival della musica.

La vera anima di Milano si respira anche attraverso il racconto che si snoda tra l’epoca del cinema muto, le famose soubrette e le hit che hanno fatto cantare Milano, l’Italia, il mondo.

Lo spettacolo viene riproposto anche per venire incontro (è on demand) ai tanti spettatori che l’hanno segnalalo agli amici ì. Un dettaglio resta immutabile e
decisamente inimitabile: il pianoforte originale che gli eredi di D’Anzi hanno donato al nostro teatro e che regna sovrano sul palco.

 

Cast

di Piero Colaprico
regia Maria Roccatagliata
con Gigi Marson – pianoforte
canta Sarah Stride

con Angelo Bissolotti e Domitilla Colombo
dicitore Piero Colaprico
luci Massimo Canepa

 

 

Durata spettacolo: 70 minuti senza intervallo

Calendario spettacoli

16:00:00
20:00:00

Regolamento accesso sala:  per ragioni artistiche non è consentito l’accesso in platea a spettacolo iniziato.