­­Questo spettacolo è un viaggio verso l’universo femminile, spiato dalla serratura del bagno.
Il tema è l’amicizia fra due donne. Nel bagno conversano, si sistemano, si preparano. Scoprono i cambiamenti dei loro corpi, si confessano, si lavano il corpo e l’anima.
In questo bagno gli oggetti più umili ci interpellano, diventano compagni di scena. Il volto dell’amica ci guarda attraverso lo specchio affinchè il reale, rannicchiato ed invisibile, ci si riveli, come quelle verità che si possono confidare solo in segreto.
“Dov’è il bagno?”
“In Fondo”
“E la verità?”
A volte appare in fondo, quando due donne si chiudono in bagno.
«Una messa in scena bella e appagante. Ogni sequenza, ogni atto sembra un affresco di attimi di vita, in colore, parole ed azioni. Possiede una sfumatura particolare che mostra, racconta, esprime e prepara ogni passo successivo, come chi, nel disegnare un percorso di significato, elabora con cura i passi che precedono ogni fase del cammino. Tutti i loro segreti sono esposti con punte sublimi, parole precise e azioni di rilievo che restano impresse, e che sono indispensabili per abbracciare appieno il messaggio dello spettacolo. Quest’opera teatrale è incantevole, profonda, commovente e sensibile.
Eccellente! Da vedere più di una volta!»
Meche Martinez, Bitacora en Actos
«Con un viaggio attraverso le esperienze di vita di due amiche, Brie crea una poesia scenica sull’essere donna ed il trascorrere del tempo. La proposta è al passo con l’epoca attuale. L’universo femminile occupa il centro della scena. L’io stabilisce un ponte con un noi; ciò che è pubblico è in connessione con ciò che è privato: e questo è anche un tratto distintivo del regista. Vite comuni in viaggio, con cui identificarsi e che provocano emozioni intense. Niente è fuori dell’ordinario. O tutto lo è, perché, come assicura una delle due donne, la quotidianità è sacra. Accade qualcosa di speciale con gli oggetti negli spettacoli di Brie, che iniziò la sua vita artistica nella poesia e sembra non separarla mai dal teatro. Il testo è di per sé. Possiede bellaza, musicalità e ritmo. (…) si crea una poesia scenica sull’essere donna, il ciclo della vita ed il passere del tempo, che commuovo il pubblico».
Daniela Yaccar, Pàgina 12

Cast

di César Brie con frammenti di Florencia Michalewicz, Vera Dalla Pasqua, Chiara Davolio
con Vera Dalla Pasqua e Rossella Guidotti
Regia di César Brie

Musica Pablo Brie
Arrangiamento Mattias Wilson
Disegno luci Stefano Colonna

Costumi, oggetti di scena e scenografia
a cura della compagnia
Foto Walter Miglio
Diffusione Agidì srl

Calendario spettacoli

20.00
20.00
16.00

Regolamento accesso sala:  per ragioni artistiche non è consentito l’accesso in platea a spettacolo iniziato.